Per rispondere a queste problematiche si è pensato di realizzare un’attrez-
zatura capace di creare un primo strato superficiale di terreno (due - tre
centimetri) esente da semi di infestanti e spore fungine e di mantenerlo
inalterato per più cicli produttivi. Questo obiettivo può essere realizzato
sia per colture a ciclo veloce che su piante trapiantate ad alta densità sulla
fila. Tali prodotti presentano apparati radicali poco profondi con un resi-
duo post raccolta facilmente eliminabile.
Valutando le considerazioni sopra esposte, è stata costruita un’ attrezza-
tura da pirodiserbo accoppiata, nella parte anteriore, con un erpice ro-
tante movimentato dalla presa di forza della trattrice. Tale attrezzatura è in
grado di migliorare notevolmente i risultati già conseguibili con l’uso della
semplice attrezzatura da pirodiserbo poiché si ottiene, in questo caso,
una diversa distribuzione del calore all’interno del terreno. Il calore non
si propaga più solamente sulla sua superficie, ma va ad investire i primi
due – tre centimetri dello stesso, provocando l’eliminazione delle spore
fungine e producendo l’effetto di sterilizzazione dei semi delle infestanti.
Allo stato attuale non esistono macchine in grado di svolgere contempo-
raneamente le funzioni sopra descritte in maniera economicamente remu-
nerativa, senza utilizzare prodotti chimici e nel contempo valorizzando la
qualità dei prodotti coltivati.
L’attrezzatura può essere utilizzata sia in ambito di produzione “conven-
zionale “ che “biologica” poiché il suo utilizzo è perfettamente in linea
con i parametri utilizzati in agricoltura biologica. L’impiego della macchina
infatti non dà luogo a residui inquinanti essendo perfettamente rispettoso
dell’ambiente.
Di fondamentale importanza, ai fini produttivi, sono la velocità di utilizzo
dell’attrezzatura e la possibilità di poter essere impiegata anche su terreni
umidi come, ad esempio, nelle aziende del nord e centro Italia nei periodi
autunnali e invernali.
