Basilicata soft - page 24

Le risorseeconomichedelladerivanoprincipalmentedall’agricoltura, nellaquale
è occupato il 72%della popolazione attiva, mentre il 15%si dedica all’industria e il
resto al piccolo commercio, alle professioni o ad altre attività. Il quadro economi-
co rurale offre forti diversità secondo le zone. In complesso, il 46%del territorio è
occupato da seminativo semplice o con piante legnose; il 25% da coltivazioni fo-
raggere permanenti; il 4,5% da colture legnose specializzate. I boschi (compresi
i castagneti), molto diminuiti dal diboscamento, occupano il 17%. Le conche e le
zone collinari sono coltivate più intensamente (viti, olivi, pomace e, cereali, pata-
te, mais); la pianura (8% del territorio) ha estensive coltivazioni di cereali, alberi
da frutto, barbabietole da zucchero, agrumi, lino per seme, tabacco, garofani.
E’ stata realizzata una bonifica e trasformazione fondiaria a opera del-
la Cassa del Mezzogiorno, per 543.000 ettari di comprensorio, con siste-
mazioni montane, costruzioni di strade, acquedotti, dighe, borghi resi-
denziali, stabilimenti per lavorazioni di cotone, per selezione del seme,
zuccherifici ecc. Sono stati creati laghi e bacini artificiali, destinati sia all’ir-
rigazione sia alla produzione di energia elettrica. Ricordiamo il lago di S.
Giuliano sul fiume Bradano, i bacini di Gannano e quello del Pertusillo.
La scoperta degli idrocarburi (a Ferrandina) e del metano nella valle del Ba-
sento (utilizzato a Bari dove giunge con un metanodotto), la realizzazione di
una rete stradale e autostradale che consenta l’inoltro rapido dei prodotti de-
peribili verso i mercati di consumo e altre iniziative locali manifatturiere, co-
stituiscono una prospettiva di sviluppo atta a eliminare la disoccupazione e
la sottoccupazione. Numerose iniziative edilizie a livello di villaggi residen-
ziali sono state prese nelle zone interessate dalla nuova industrializzazione
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