Basilicata soft - page 23

I corsi d’acqua hanno carattere fortemente torrentizio e hanno scavato valli pro-
fonde e ampie, spesso spoglie di vegetazione e chiaramente repulsive per l’inse-
diamentoumano;ancheleviedicomunicazionesitrovanosullealture,irraggiungi-
bili dalle grosse piene e dalla malaria che era il più temibile flagello locale. Verso
la Puglia troviamo le gravine, fiumare dal letto profondamente incassato, asciut-
to nella stagione arida. Tra i fiumi più importanti: il Bradano (118 km), il Basento
(149 km), l’Agri (110 km), il Sinni (94 km) sfociano nello Ionio; il Noce, nel Tirreno.
L’idrografia della regione è abbastanza sviluppata, ma i terreni, permeabi-
li a monte, non permettono il costituirsi di notevoli masse d’acqua corrente.
Il clima presenta notevoli differenze per la complessità del rilievo e del-
le sue direzioni: il versante del Tirreno e le conche risentono l’influen-
za dei venti occidentali, che rendono più miti e piovose le stagioni.
Il versante dello Ionio ha forti escursioni annue, con esta-
ti molto calde e lunghi mesi d’aridità, e piogge in prevalenza inverna-
li; in autunno le piogge torrenziali si riversano specialmente sui monti.
La vegetazione varia con la altimetria: macchia mediterranea fino
a 400 m di altezza, bosco submontano da 400 a 1000 m, poi bo-
sco montano (faggi e conifere) e, nelle cime, pascolo alpestre.
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